giovedì 18 aprile 2013

L'invenzione del linguaggio

In origine non esisteva il linguaggio verbale, si comunicava a gesti.
In un villaggio sulle montagne abitava Dodò, un bambino di quasi undici anni che viveva con la mamma, sette fratellini e una sorella. Dodò trascorreva le sue giornate nella foresta, ma un brutto giorno si imbattè in una tigre. Il bambino si mise a correre per sfuggire alla belva finché trovò rifugio in una caverna. Ad un tratto qualcuno lo buttò a terra e lo legò perché quella caverna era piena d'oro che due uomini cattivi tenevano nascosto e siccome Dodò l'aveva visto non volevano lasciarlo andare.  Dodò era legato e non poteva correre per cercare aiuto e così dalla sua bocca uscì un urlo fortissimo. La sua mamma, i suoi fratelli e tutta la gente del villaggio lo sentirono e incuriositi dalla novità si avvicinarono alla caverna liberando Dodò. Il consiglio dei saggi stabilì che il modo di comunicare inventato da Dodò era migliore e da allora si usano le parole.
E gli uomini cattivi? Quelli vennero rinchiusi in gabbia e non impararono mai a parlare.
Forse sono ancora lì a contare il proprio oro, senza che nessuno possa capirli.